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Fondato negli anni ’30 dai pescatori di Goro per la gestione del mercato ittico, il Copego ha assunto nel 1970 la connotazione attuale di società che riunisce diverse cooperative del luogo. Risalgono proprio a quegli anni le sperimentazioni realizzate in collaborazione con l’Università di Ferrara che hanno portato al varo dell’allevamento di cozze e vongole veraci.
Questa attività ha dato ottimi riscontri, tanto che col finire degli anni ’80 il Consorzio ha raggiunto la leadership nel settore della molluschicoltura: ad oggi questa attività si svolge su 620 ettari per l’allevamento di vongole veraci nella Sacca di Goro e circa 1100 ettari per i mitili, presenti sia in Sacca sia al largo dello Scanno di Goro.
Il Copego attualmente conta la presenza di 543 soci (con un numero di imprese di pesca pari a 400), suddivisi in numerose categorie di pesca e di mestiere. Il presidente del cda attualmente in carica (nonché il più giovane della storia della cooperativa) è Massimo Genari.
La società commercializza i propri prodotti a livello nazionale ed europeo (Spagna, Francia e Germania). Per poter mantenere ed ampliare il portfolio di clienti e fornitori, il copego si avvale di agenti esterni e ha partecipato e tuttora partecipa “in prima linea” alle manifestazioni ed agli eventi fieristici del settore food (expò Milano 2015, Cibus di Parma del 2016/2018, International Seafood di Bruxelles)
Il Consorzio si occupa di tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla commercializzazione. La nostra è un'azienda in continua crescita che negli ultimi anni ha incrementato notevolmente il proprio fatturato proveniente dalla produzione e lavorazione di vongole veraci, cozze e molluschi in genere
Il Copego dispone di un laboratorio interno allo stabilimento per l'esecuzione dei controlli analitici relativi alle procedure di autocontrollo previste dal Reg.CE n. 853/2004, regolamento che fissa le norme sanitarie per la produzione e l'immissione sul mercato dei molluschi bivalvi vivi destinati al consumo umano diretto o la trasformazione prima del consumo.
Allo scopo di meglio identificare i punti di rischio nell'ambito dei processi produttivi ai fini della prevenzione di rischi per la salute del consumatore è stato adottato il sistema HACCP.
Le metodiche di analisi microbiologiche adottate sono quelle previste dal Regolamento CE n. 2073/2005 Il laboratorio microbiologico presidia in maniera continuativa la qualità delle materie prime, esercitando un controllo puntuale sul prodotto sia prima che dopo la depurazione; realizza inoltre analisi microbiologiche e determina i parametri chimico-fisici sull'acqua di processo. Vengono monitorati quotidianamente i parametri relativi alla temperatura, salinità, pH, ossigeno disciolto, cloro residuo.
Dopo la raccolta, i molluschi vengono portati allo Stabulario per la depurazione, controllo e rifinitura per essere poi confezionati con packaging diversificati.
L'impianto di depurazione é in funzione dal 1976 (uno dei primi in Italia) ed é uno dei maggiori in Europa.
L'impianto viene approvvigionato con acqua di mare per riempire vasche dalla capacità complessiva di 500 metri cubi.
Le vasche, con il loro flusso di acqua marina controllata e depurata, ospitano i molluschi per almeno 12 ore, fino alla liberazione di tutte le sostanze batteriche.
Oltre a garantire l'idoneità al consumo umano di molluschi, lo Stabulario deve mantenere gli animali nelle migliori condizioni possibili, imperativo il fatto che i molluschi devono essere venduti vivi e vitali. E' per questo motivo che l'impianto a circuito aperto ha subito innovative modifiche, che hanno reso possibile agire su quei parametri dell'acqua come la temperatura e la salinità, che in alcuni periodi dell'anno rendevano difficoltoso il mantenimento degli animali in stabulazione.
L'espressione "Coltivare il mare", rappresenta il cambiamento di mentalità che segna il passaggio da una concezione tradizionale della pesca, ad una nuova che si basa sull'utilizzo delle ricchezze marine per l'alimentazione.
Questo spostamento dell'approccio alla risorsa rappresentata dalla vongola verace, dalla mera attività di pesca ad una basata su tecniche di acquacoltura, è favorita dalla "concessione" e quindi dalla capacità di gestire le risorse in maniera razionale (pianificazione della semina e/o degli spostamenti di prodotto da aree meno produttive ad altre più idonee all'accrescimento, attuazione delle operazioni di pulizia degli impianti).
Il Copego vanta una grande esperienza nell'acquacoltura in quanto dotati di punti di forza quali la qualità e la sicurezza della propria produzione, strettamente legate al presidio della filiera, al controllo puntuale da parte del laboratorio microbiologico e alla depurazione in stabulario. Tutti questi sforzi sono valsi al Consorzio le certificazioni di qualità, che coprono l'intera produzione (“IFS” – International Food Standard).
I molluschi e le vongole veraci provengono da allevamenti del Consorzio, il che consente di garantirne la completa tracciabilità, dal pescatore al Consorzio, fino al punto vendita. Negli ultimi anni, il Copego ha spinto molto l'acceleratore sulla qualità non solo della produzione, ma anche del servizio al cliente e al consumatore finale. Per agevolare la vendita al dettaglio/minuto è stato inaugurato lo spaccio aziendale “il Cavalluccio” che propone la vendita di prodotti a km 0.
Grande attenzione è posta anche al confezionamento, studiato in funzione delle esigenze dei consumatori: confezioni ad uso famiglia e di facile trasporto appositamente studiate per risolvere ogni problema di sgocciolamento. Inoltre il copego sta promuovendo sul mercato una nuova linea di prodotti già cotti. Il Copego è promotore inoltre, insieme con le amministrazioni pubbliche interessate, di una nuova igp per la "Vongola di Goro".